POESIE IN FRANCESE (2017), edizione bilingue Italiano e Francese

1° Premio Autori per L’europa 2017

S’accumulano nell’angolo poesie tirate dal vento, riempiono

spazi che ho vuoti; molti. Lettere d’ovunque moltiplicano con

ogni respiro, se stimolate se ne riempie la cassa; toracica.

Parole in caduta senza senso di volo, scomposte. Come i corvi

nel cielo stamattina, la confusione dev'essere talmente forte

per scatenare il male di non capirsi nell'aria.

Il corpo accoglie, bestemmia a freddo nello stomaco, ventre

per i discorsi. Tutti scendono qui ad aspettare finisca il vento.

Ripari, nascondigli, tombe.

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S’accumulent dans les coins, des poésies portées par le vent,

elles remplissent des espaces vides ; que j'ai. Des lettres de

partout se multiplient à chacun de mes souffles, stimulées elles

remplissent la cage ; thoracique.

Des mots en chute dépourvus de sens de vol, dissociés.

Comme les corbeaux dans le ciel ce matin, la confusion doit

être tellement forte pour déclencher le mal de ne pas se

comprendre dans l'air.

Le corps accueille, blasphème froidement dans l’estomac,

ventre pour les discours. Tous descendent ici pour attendre que

finisse le vent. Abris, cachettes, tombes.

Nota dell’autore

“L’esilio linguistico mi ha portato ad un confronto diretto e feroce con una sorta di perdita d'identità, a causa del profondo disagio di non poter comunicare in francese con piena partecipazione e forza. Il non riuscire a scambiare un dialogo con le persone attraverso l'italiano elaborato negli anni vissuti in Italia mi ha messo di fronte ad un'accettazione di stato delle cose e ad una scelta: sforzarmi di diventare poeta in francese, rinunciando definitivamente all’italiano. Questo non è stato possibile e non credo lo sarà in futuro. La presa di posizione è stata quindi quella di opporre una garbata resistenza alla lingua francese a difesa dell'identità linguistica italiana. Questo ha fatto nascere la silloge, in cui è presente una sola poesia spontaneamente nata in lingua francese, a pagina 51. Nel continuare un discorso che si lega alle precedenti raccolte Il desiderio umile e Non avrei mai pensato di diventare, non posso fare a meno di ritrovare a ogni ritorno alla poesia, qualcosa che posso definire volubile ed episodico, ma estremamente chiaro nella sua complessità e legato con un filo rosso al resto della mia attività artistica, per lo più pittorica. La poesia è ancora una delle poche occasioni di godibilità di un senso più profondo, che tento di trasmettere attraverso sensazioni create da proiezioni visive. Più di qualsiasi immagine, infatti, torna al comando la parola con i suoi significati, che si moltiplicano a ogni frase creando altre immagini in un flusso di scambio costante.”

Messaggio di Valerio Magrelli

Ho letto con molto piacere i suoi testi, a cominciare da “Sono ricco d’un orgasmo” e “Scarlatto è il riflesso della morte”. Tra le poesie che più mi hanno colpito, indicherei inoltre “Dentro la cattedrale bianca”, con la toccante immagine delle “ossa / cave”, a riprova di una scrittura di piena maturità: e complimenti per l’attenta traduzione! (Gennaio 2018).

Analisi di Alessandra Biancalani, Membro della Giuria del Premio

I versi di Michele Morando danno voce alla strisciante inquietudine dell'ordinario attraverso un provocatorio accostamento di realtà e immaginazione, spazio e tempo, corpo e sentimento, in una tensione emotiva che si colora dei cupi toni della malinconia e dell'irresolutezza: relazioni incompiute, dubbi nauseanti, spazi angusti e tempi dilatati non traducono semplici lamenti poetici destinati a morire sulla pagina scritta, ma autentiche urla di dolore e ribellione, che raggiungono il lettore con la stessa precisione con cui l'inchiostro segna la pagina bianca. Intensi e profondamente anti-convenzionali, i testi dell'autore si apprezzano proprio perché sfuggono a qualsiasi definizione, rivelando un'urgenza comunicativa che trova il più immediato riscontro nel mondo dell'arte. Da qui il poeta, anche pittore, attinge in effetti a piene mani, ora rievocando le atmosfere oniriche dei Surrealisti e i volti estraniati dell'Espressionismo, ora richiamandosi, sopratutto nella sintassi, alla scomposizione dei volumi del Cubismo.